Era una bella estate calda a Roma, e dopo una sessione d’esami particolarmente intensa, avevo finalmente del tempo per me. Pubblicai un annuncio e immediatamente fui bombardata di email. Davanti a caffè e gelati, mi feci raccontare pezzetti di vita e di sessualità.
Fu dopo molti incontri infruttuosi che lo scelsi.

Indossavo dei sandali con i laccetti di cuoio morbido che accompagnavano il mio vestitino hippie, e i mille braccialetti d’argento. Mi sentivo sia eccitata che nervosa, non avevo idea di cosa mi sarei dovuta aspettare.
Posso ancora vedere la scena molto chiaramente: un salotto borghese, in una zona elegante di Roma. Pavimenti in legno, lucidi, una libreria piena di volumi, tende bianche fino a terra. Ero seduta su un grande divano color crema, lui era inginocchiato di fronte a me. Sapevo che era nervoso anche lui, la sua voce quasi tremava.
Una mano sulla sua nuca, gli ho ordinai di annusarmi i piedi attraverso i sandali. Percepivo il suo fiato sulle mie dita mentre ispirava profondamente, il mio odore muschioso e pungente, cuoio e sudore gli penetravano per la prima volta la mente.
Guardare questo uomo di mezza età, il ritratto del borghese di successo, inginocchiato davanti a me, catturato dall’odore dei miei piedi, mi diede una sensazione potente, potevo sentire i muscoli delle mie gambe contrarsi in anticipazione.
Gli ordinai di leccarmi le suole delle scarpe, sporche, sudice con cui avevo camminato in giro per Roma quella calda estate. Obbedì immediatamente, accendendomi un’inaspettata scintilla nel ventre: per me farsi leccare le scarpe era semplicemente parte dell’immaginario fetish, non immaginavo una reazione così fisica ad un gesto che neanche toccava direttamente il mio corpo.

Ogni laccio fu sciolto con cura, tra le sue mani capaci i miei piedi si andavano rilassando in un massaggio. Sentendoli finalmente morbidi e distesi, cominciò a leccarmi le dita; era una sensazione così piacevole sentire la sua lingua sulle suole, sentirlo mordicchiarmi delicatamente il tallone. Le sue mani mi sfioravano la caviglia e il collo del piede, mandandomi brividi lungo la schiena. Ho i piedi molto sensibili, e un mescolio di tocchi diversi mi accende il corpo.
L’impatto più forte fu vedere il mio piedino bianco con le unghie dipinte di rosso appoggiato sul suo viso abbronzato ed espressivo scomparire nella sua bocca. Glielo spinsi dentro, muovendolo avanti e indietro, rendendolo il centro delle sue sensazioni, non doveva esserci spazio per altro nella sua mente, solo la sensuale violazione della sua bocca, di tutto il capo.
Da allora, abbiamo esplorato il Bdsm in molti modi, la i miei piedini sono sempre al centro delle fantasie che viviamo insieme. Ancora adesso, li adora con devozione, passione e delicatezza.

Fotografie scattate da Alph Photography